Note di biografia gramsciana, e sulle vittime italiane delle epurazioni staliniane
Lettera di Antonio Gramsci, in Turi, a Tania Schucht, del
6 novembre 1932
● originale conservato in Fondo Gramsci, 6q/341, Fondazione Istituto Antonio Gramsci, Roma
● Breve ma intensa lettera sulla difficoltà di adattarsi alla prospettiva di godere di un provvedimento di indulto
● «Devo dare ancora 13 anni di carcere. 13 anni sono un periodo di tempo così indeterminato che equivalgono, nelle mie condizioni di salute, all\'ergastolo. E realmente io ho accolto la condanna come se essa fosse [...] una condanna a morire in prigione.[...] se i 13 anni venissero commutati in un periodo di tempo tale da permettere una certa dose di prevedibilità, tutte le prospettive passate dovrebbero essere mutate, riadattate, e tutto un nuovo corso di pensiero dovrebbe prendere il posto di quello passato.». La lettera contiene, virgolettato, il motto: pessimismo dell\'intelligenza, ottimismo della volontà.