Note di biografia gramsciana, e sulle vittime italiane delle epurazioni staliniane
Lettera di Tania Schucht, in Roma, a Giulia Schucht, del
12 novembre 1934
● originale conservato da Fondazione Istituto Gramsci, classificazione archivistica non nota
● Lettera con resoconto articolato e vari dettagli delle condizioni di sorveglianza a Formia e di un loro recente miglioramento, in particolare per il permesso di uscire a passeggio per la città e una meno pressante presenza della sorveglianza, ma anche dei timori della polizia locale di un rapimento di G., nonché circa la richiesta delle autorità fasciste a G. di firmare una dichiarazione tale che «egli, Antonio Gramsci, non [pensi] di utilizzare politicamente la misura che si propone di adottare per lui e che consisterebbe nel suo passaggio alla condizione di detenuto sorvegliato»
● Vedi inoltre come T. cerchi di convincerre la sorella (o chi per lei) che tale stessa richiesta renda ragione della convinzione di G. che la lettera scritta dai compagni fece fallire la possibilità di scambio che poteva essere deciso da Grandi e Litvinov a Berlino all'inizio del 1928.