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Note di biografia gramsciana,
e sulle vittime italiane delle epurazioni staliniane

Lettera di Pamiro Togliatti a Piero Sraffa del 20 maggio 1937

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20 maggio 1937, Mosca

Lettera di Palmiro Togliatti a Piero Sraffa

Lettera di Palmiro Togliatti, in Mosca, a Piero Sraffa, del 20 maggio 1937

● Collocazione documento originale non nota
● Richiesta di chiarimenti, e forse della condivisione di un strategia di gestione, della carte di G.
● Non credo Sraffa abbia mai risposto per iscritto
● Da verificare se il foglio originale sia ora presso la Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Manoscritto, un foglio. Copia fotografica presente in Carte Sraffa, fascicolo C115, parte 1 (B).

Scansioni

Lettera di Palmiro Togliatti a Piero Sraffa del 20 maggio 1937
Scansione progetto Janus (Cambridge) copia fotografica presso il fondo Sraffa, Trinity College, Cambridge page_446.jpgLettera di Palmiro Togliatti a Piero Sraffa del 20 maggio 1937


Carissimo Piero,

ti prego vivamente di farmi conoscere con precisione quali sono le istruzioni lasciate da Antonio per la pubblicazione eventuale, e in ogni caso per lo studio e la utilizzazione, dei suoi scritti. Intendo in primo luogo gli scritti suoi del carcere, ma anche gli altri precedenti. Per quanto io so, gli scritti del carcere sarebbero in luogo sicuro e verrebbero a poco a poco trasmessi qui. Non ho però nessuna idea nemmeno approssimativa di essi. Di che si tratta. Sono così redatti in modo che renda possibile una pubblicazione entro un termine relativamente breve. Che lavoro vi sarà da fare su di essi. Ecc. Su tutte queste cose desidererei avere da te dei chiarimenti. Anzi, più che [?] dei chiarimenti a me o altri personalmente, credo che tu dovresti mettere per iscritto tutto quello che Antonio ha comunicato a te a questo proposito, nonché tutto quello che a questo proposito ti è noto per altra via (precedenti incontri con Antonio, colloqui con Tania, ecc.), i suoi desideri, le sue istruzioni, ecc. Ciò dovrebbe essere fatto in forma quasi ufficiale. La cura dell\'eredità politica e letteraria di Antonio è cosa troppo importante perché possa essere lasciata al caso dei nostri incontri. Inoltre vorrei sapere se, dagli ultimi colloqui avuti con Antonio, ti risulta qualcosa delle sue intenzioni circa suoi scritti di epoche anteriori. Infine, che pensi tu di una eventuale  pubblicazione di estratti delle sue lettere dal carcere. - Ho fatto sapere agli amici che penso ci si debba astenere dal pubblicare cose inedite di lui sino a che non abbiamo una esatta consocenza delle sue ultime volontà, che tu solo puoi comunicarci. A mezzo di Ac. [?] mi puoi fa avere una risposta per iscritto o a voce. Puoi anche scrivermi o al mio nome - e in questo caso con prudenza e discrezione - o a un indirizzo che Ac. ti potrà dare. Una certa discrezione nell\'uso della posta sarà però sempre necessaria. Meglio di tutto sarebbe che ci incontrassimo. Per questo sarebbe utile che io conoscessi pressapoco quello che tu farai e dove sarai nei prossimi 3-6 mesi e come in ogni caso potrei organizzare un incontro con te. È del tutto escluso che tu possa venire qui, se non subito, almeno quanto tutti gli scritti lasciati da Antonio saranno qui raccolti e si dovrà iniziare il lavoro?

Giulia sta sempre male. I bambini stanno bene; ma ho qualche preoccupazione per il grande Delio. È stato molto colpito dalla notizia, tanto da farne una lieve malattia, con febbre, ed è in generale estremamente sensibile. L\'ambiente in cui cresce non è il più adatto per lui, ma non so come fare per portarlo in un ambiente diverso. Fammi sapere, per favore, anche a questo proposito, quali erano le preoccupazioni e quali i propositi di Antonio.

Cordialmente
Erc.
20 V 1937



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