Note di biografia gramsciana, e sulle vittime italiane delle epurazioni staliniane
Lettera di Antonio Gramsci, in Turi, a Julia Schucht, del
7 dicembre 1931
● originale conservato in Fondo Gramsci, Fondazione Istituto Antonio Gramsci, Roma
● Complessa lettera sulla relazione con Julia
● Da notare innanzitutto l'esplicita affermazione che «le mie lettere sono 'pubbliche', non riservate a noi due». Nella seconda parte la discussione della Chiesa - «Dio non è altro che una metafora per indicare l'insieme degli uomini organizzati per il mutuo soccorso» - e di altri organismi laici - il Partito? -, ma «infatti [...] succede che singoli appartenenti a questi organismi trascurino i loro doveri [...] di aiutare gli afflitti, scusandosi, farisaicamente, col pensiero che l'afflitto deve essere tanto forte da sostenere con mezzi propri le sue forze morali»