Lettera di Piero Sraffa, in Cambridge, a Tania Schucht, del
27 aprile 1937
● originale conservato da Fondazione Istituto Antonio Gramsci, Roma, classificazione archivistica non nota
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«Cara amica, Ricevo il telegramma di Carlo. E per quanto da anni temessi, da un momento all'altro, di ricevere questa notizia, non riesco a capacitarmi. È una disgrazia senza l'uguale. So che cosa significhi per voi, che gli avete sacrificato piú di dieci anni della vostra vita: e in realtà è solo per la vostra devozione e per l'assistenza piú che fraterna che gli avete prestato senza interruzione che ha potuto sopravvivere questi anni. La sola raccomandazione che ho da farvi, anzi da rinnovarvi, è che raccogliate con la massima cura tutti i suoi manoscritti, e li deponiate in luogo sicuro. Scrivetemi. Vi saluto affettuosamente. P.»
● Minuta autografa con correzioni (telegramma inviato apparentemente non conservato). Copia fotografica presente in Carte Sraffa, fascicolo C115.