Note di biografia gramsciana, e sulle vittime italiane delle epurazioni staliniane
Le relazioni tra PCI e il Partito operaio rumeno (ovvero con il regime comunista rumeno) sono probabilmente molto poco note, personalmente nemmeno pensavo ve ne fossero fino alla lettura del libro La svolta di Galluzzi (vedi il post) e agli accenni piuttosto rivelatori che contiene. In effetti le relazioni con i rumeni risultano invece un case study assai interessante per capire secondo quali percorsi e modalità il PCI si mosse per acquisire ambiti di presenza e manovra internazionale, tra anni cinquanta e settanta del secolo scorso.
Una ricerca di Stefano Santoro esamina, con buona documentazione inedita, lo sviluppo della relazioni PCI - regime comunista rumeno, ricerca esposta in un articolo del 2007 e poi in una revisione del 2011, articoli meritoriamente resi disponibili su academia.edu:
Stefano Santoro, Il partito comunista italiano e la Romania negli anni sessanta e settanta, Studi Storici, 2007, academia.edu (per comodità, copia locale)
Stefano Santoro, Comunisti italiani e Romania socialista: un rapporto controverso, Storia e Futuro, n. 26, giugno 2011, academia.edu (per comodità, copia locale)
Santoro, attualmente credo ricercatore presso l'Università di Trieste, capisco sia specializzato nella storia delle relazioni italo-rumene, vedi una sua scheda biografica al sito della Società italiana per lo studio della storia contemporanea.